VARIE : Ordinazione di fra Paolo Benedetti
Ricevo da Mario la seguente notizia e la pubblico volentieri.
Verrà aggiunto anche un apposito articolo in Pillole da Marone.
Sul sito www.ansa.it è apparsa la notizia dell'ordinazione di 15 nuovi sacerdoti da parte di Papa Benedetto XVI.
Tra questi, c'era anche fra Paolo Benedetti ed una folta schiera di Maronesi si è recata a Roma per assistere alla celebrazione.
Mi sembrerebbe opportuno dare rilevanza alla notizia che spero, in seguito, sarà ulteriormente arricchita di qualche commento o foto da parte dei partecipanti.
Mario
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Autore | Albero |
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Mario | Inviato: 7/5/2006 22:28 Aggiornato: 7/5/2006 22:28 |
Matricola Iscritto: 26/3/2006 Da: Inviati: 2 |
Re: Ordinazione di fra Paolo Benedetti Alla notizia aggiungerei anche parte del discorso del Papa riportato dall'agenzia. Così rimane a futura memoria
Mario Ansa News - In primo piano 07-05-2006 PAPA: NON SI PUO' FARE IL PRETE PER CARRIERISMO E INTERESSE CITTA' DEL VATICANO - Non si può fare il prete per "carrierismo", come "tentativo di arrivare in alto, di procurarsi una posizione mediante la Chiesa", per "servirsi, non servire". E' decisa l'indicazione del Papa ai 15 nuovi sacerdoti che ordina questa mattina nella basilica vaticana, e decisa la sua critica all'"uomo che, attraverso il sacerdozio, vuol farsi importante, diventare un personaggio", che "ha di mira la propria esaltazione personale e non l'umile servizio di Gesù Cristo". Il prete invece, ammonisce Benedetto XVI davanti ai 15 giovani - 12 italiani, un polacco, un israeliano e un honduregno - non deve "desiderare di diventare personalmente qualcuno, ma invece esserci per l'altro, per Cristo, e così mediante Lui e con Lui esserci per gli uomini". Ai nuovi sacerdoti, papa Ratzinger ha indicato tre caratteristiche del vero pastore: "dà la propria vita per le pecore; le conosce ed esse lo conoscono; sta a servizio dell'unità". E li ha sollecitati al "compito pastorale pratico, di seguire gli uomini, di andare a trovarli, di essere aperti per le loro necessità e le loro domande". A proposito dell'unità, Benedetto XVI ha osservato che "la missione di Gesù riguarda l'umanità intera, e perciò alla Chiesa è data una responsabilità per tutta l'umanità, affinché essa riconosca Dio". Quindi, "la Chiesa non deve mai accontentarsi della schiera di coloro che a un certo punto ha raggiunto, non può ritirarsi comodamente nei limiti del proprio ambiente, è incaricata della sollecitudine universale, deve preoccuparsi di tutti". Se quindi il sacerdote deve "innanzitutto preoccuparsi" di coloro che fanno parte della sua Chiesa, è però necessario "uscire 'nelle strade e lungo le siepi' per portare l'invito di Dio al suo banchetto anche a quegli uomini che finora non ne hanno sentito niente, o non ne sono stati toccati interiormente". Papa Ratzinger ha concluso la sua omelia ricordando l'immagine del buon pastore che prende la pecorella sulle spalle: "l'immagine - ha detto - di Colui che ha preso sulle sue spalle la pecora smarrita, che è l'umanità, e la porta a casa". |