Allora, già che ci siamo, mi spoglio dell'imparzialità neutrale che deve tenere il Webmaster ed assumo invece la mia vera identità per esprimere il mio personale parere:
secondo me il problema energetico deve essere visto in maniera inversa. Ora stiamo in tutti i modi cercando di produrre più energia per far fronte a consumi sempre più alti, e facciamo anche di tutto per incrementarli questi consumi.
Indubitabilmente, la fonte di energia più economica e con impatto ambientale ZERO è il risparmio!!! basterebbe cercare di ridurre al minimo i consumi di tutti e già risparmieremmo tantissimo. Certo, forse non ne sarebbe contentissimo il PIL, ma qui entriamo in argomenti molto più grandi di noi, o di me quantomeno. (filos, se ti capita, prova a leggere qualche libro di Mauro Corona per fartene un'idea)
Detto questo, comunque, l'energia nucleare, anche solo lasciando perdere per un attimo i problemi ambientali che si tira dietro (ma li accantoniamo solo momentaneamente, mi raccomando) si sta dimostrando nettamente meno economica di quello che sembra. Innanzitutto basterebbe solo pensare a quali e quanti investimenti saranno necessari, ora, per aumentare ancora di più il livello di sicurezza di queste centrali (ricordo che il nucleare non è a sicurezza intrinseca, cioè non si spegne da solo in caso di problemi).
Oltre a questo, il combustibile per le centrali, non è eterno nemmeno quello, è carissimo, e l'Italia non ne ha, così come il petrolio.
Altro punto a sfavore, sono i tempi di realizzazione: un paio d'anni fa, ho letto un articolo in cui si faceva un paragone tra la politica energetica dell'Italia e quella della Spagna:
ebbene, si ipotizzava una spesa tot per l'Italia (non mi ricordo esattamente la cifra, ma in rete non si fa fatica a trovarla) per costruire centrali che avrebbero cominciato a produrre energia, forse, a partire dal 2020 (ovviamente si comincia a spendere da subito).
La Spagna, con una spesa nettamente inferiore alla nostra, puntando sul solare e sull'eolico, ha iniziato DA SUBITO a produrre energia elettrica pulita e raggiungerà, in pochi anni, la stessa quantità di energia che si ipotizza l'Italia possa raggiungere non prima del 2025, quando (e se) tutti i progetti saranno realizzati.
Ultimo punto (per ora) che mi lascia ancora perplesso è questo:
potrebbe essere un vantaggio, perchè la creazione di nuove centrali creerebbe nuovi posti di lavoro per tutte le imprese che le dovessere progettare, costruire e, alla fine, gestire. Ebbene, anche quest'unico punto a favore è decaduto nel momento stesso in cui il nostro governo ha deciso di comprare tutti i progetti già realizzati in Francia (Arevà, ad esempio, non aspettava altro che quest'occasione per rifarsi un po' di soldi).
Adesso basta, mi sono dilungato fin troppo, ma credo che il mio pensiero sia piuttosto chiaro.

Giambattista

----------------
Ama e ridi se amor risponde,
piangi forte se non ti sente,
dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fior.

Faber......